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26 febbraio 2014 3 26 /02 /febbraio /2014 19:30

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HORIZON 2020

Il Programma Quadro europeo per la Ricerca e l'Innovazione (2014 - 2020)

 

Horizon 2020 è il nuovo Programma del sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissione europea, compito che spettava al VII Programma Quadro, al Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP) e all'Istituto Europeo per l'Innovazione e la Tecnologia (EIT).

Il nuovo Programma sarà attivo dal 1° gennaio 2014 fino al 31 dicembre 2020, e supporterà l'UE nelle sfide globali fornendo a ricercatori e innovatori gli strumenti necessari alla realizzazione dei propri progetti e delle proprie idee.

 

Di seguito la struttura di Horizon 2020: composta da tre Pilastri e da cinque Programmi trasversali (per accedere alle singole sezioni dei temi/programmi, clicca sulle singole voci della struttura qui sotto o utilizza il menu di navigazione).

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14 gennaio 2014 2 14 /01 /gennaio /2014 15:42

LE 5 P DEL NO PROFIT 

POSTED BY CONTRIBUTOR ON JANUARY 7, 2011

By Pooja Rani Bhatia

The number of companies considering themselves social enterprises has dramatically increased in the past ten years, and has become the “new” thing this season. Although oft misunderstood simply as “do-gooders,” socially driven ventures promoting market-based approaches are actually making a bigger splash than ever, especially in the drinking water space.In a recent study on consumer perceptions and demand dynamics of filtered drinking water, the Rural Market Insight (RMI) team at Centre for Development Finance (CDF), in partnership with Sarvajal, winner of the Sankalp 2010 Awards, identified five key factors that underpin the biggest issues facing today’s social enterprises such as sustainability and scalability.

In the month-long study in rural Rajasthan, we observed surmountable insights in five areas related to sustaining and scaling up social enterprises. We grouped these insights into what RMI calls the Social Entrepreneur’s 5 Ps: Population, Problem, Product, Process and Partnerships. Unlike McCarthy’s standard Marketing Mix, this framework is for social ventures with the dual mission of scaling up and ensuring that their reach positively impacts people at the Base of the Pyramid (BoP). The 5 Ps put BoP consumers at the front of the problem and solution through a user-centered approach. Thinking through the 5 Ps in terms of both vertical and horizontal growth, will make it easier to become sustainable at any scale—making doing good even better.

The Social Entrepreneur’s 5 Ps:

1. Population Profile

Who are your potential consumers? What do they really care about?

Understanding the target population is the single most important aspect to scaling up. Do your research: spend time to understand your consumer’s behaviors, perceptions and, many times, misperceptions. It will ensure your product is useful, relevant and can easily integrate into consumers’ lives.

2. Problem Identification

What are the existing economic and environmental conditions that would impact a product/service?  Are there already other players in the market?

Identifying the problem correctly is essential to defining the market socio-economic context and helping make decisions around what works, will work and what to do if the solution is not working. In various design stages, deploy the product in communities and spend time studying how consumers use and interact with the product. Incorporating this feedback can improve the final product design, adoption and usage.

3. Product ­Explanation

Do your users and/or potential consumers know exactly what they are using?  Do they understand the benefits?

We all know that explaining the product is important to effective consumer education. For a social enterprise, the benefits of a product must be clear to consumers and should align with social goals. Only when consumers can vocalize the product benefits in their own words, will they effectively communicate these benefits to others.

4. Process Outline

How do products reach users?  Who is involved in the distribution process?

Outlining roles and responsibilities for producing and/or distributing the product is important in scaling up a business. If consumers are involved in the process, they can provide feedback, communicate with others and build trust in the product and business.

5. Partnership Building

How can stakeholders be involved in the process to ensure trust?  What type of ecosystem is supporting the product?

Building a support network for the venture is important in every community. In smaller towns and villages, relationships often drive purchase decisions. When potential customers know who supports a product, the level of trust increases as does the likelihood new customers will purchase the product. Reliable partners and stakeholder support is critical to sustain a presence in communities.

Success for social enterprises can be unlocked through devoted time and learning; these 5 Ps can address the most pressing challenges for social enterprises, sustainability and scalability, as they work to become ‘P for Perfect.’

Pooja R. Bhatia is a Research Analyst at Rural Market Insight at the Centre for Development Finance, IFMR.

TRATTO DA : http://beyondprofit.com/5-ps-to-make-a-social-enterprise-%E2%80%98p-for-perfect%E2%80%99/

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20 ottobre 2013 7 20 /10 /ottobre /2013 19:35

Nel giugno 2010 la Giunta Provinciale ha approvato l’istituzione di un Parco scientifico e tecnologico localizzato a Bolzano sud nella area ex-Alumix. A maggio 2012 è stata approvata la delibera di finanziamento pluriennale della parte pubblica e del primo modulo privato del Parco. La realizzazione dei lavori sarà curata dalla BLS, la gestione del Parco sarà affidata al TIS. A gennaio 2013 la BLS ha pubblicato il bando di gara per il lotto principale, che è stato assegnato provvisoriamente a luglio 2013. Con la costituzione del Parco scientifico e tecnologico la Provincia Autonoma di Bolzano vuole promuovere le condizioni per l’insediamento e lo sviluppo di imprese ad elevato tasso di innovazione e valore aggiunto soprattutto nei settori in cui il territorio ha una spiccata vocazione.

• Presenza nel Parco di tutte le istituzioni rilevanti per il territorio nel campo della ricerca e del trasferimento tecnologico: TIS (Techno Innovation Southtyrol), Eurac Research, Libera Università di Bolzano, Fraunhofer-Institut, IIT, CasaClima.

• Focalizzazione del parco sulle imprese a vocazione innovativa con una particolare attenzione alle green technologies: risorse e sistemi energetici sostenibili; tecnologie alpine, mobilità, tecnologie agro-alimentari. Questa definizione è sufficientemente aperta da includere trasversalmente un’ampia gamma di settori economici, mentre deve essere ristretta per concentrare l’attività di ricerca su pochi filoni.

• Concentrazione di istituti universitari, alta formazione, istituti non universitari e centri di trasferimento tecnologico per fornire servizi avanzati e capitale umano alle imprese che si vogliono localizzare.

• Sviluppo modulare del parco: come in altre esperienze europee, la prima fase di insediamento di istituti prevalentemente pubblici sarà affiancata e seguita da insediamenti privati.

• Il Parco si estenderà per ca. 10 ettari al centro della zona produttiva Bolzano Sud. Lo stanziamento previsto per il progetto corrisponde a 62.232.380 Euro.

• Previsioni di ricaduta sul territorio nel medio termine (scenario medio, elaborato dal Deutsches Institut für Wirtschaftsforschung, Berlin):

parco tecnologico

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29 settembre 2013 7 29 /09 /settembre /2013 19:01

Come ad inizio crisi nel 2009, così anche nel primo semestre 2013 in Alto Adige non è stata registrata praticamente più alcuna crescita dell’occupazione. Ciò conferma la tendenza di una crescita pari a zero, che si osserva a partire dalla fine del 2011. La situazione è dovuta principalmente al perdurare della crisi nel settore delle costruzioni e la rinnovata crisi del manifatturiero, cui si somma un arresto nella crescita dell’occupazione nel settore pubblico e di alcuni settori dei servizi. Questo contesto globale insoddisfacente si riflette sul mercato del lavoro nel tasso di disoccupazione (attualmente 4,5%, mentre ancora un anno prima era del 3,7%).

Patto per il lavoro - Piano pluriennale per il lavoro

L’Assessorato ha anticipato di un anno il relativo piano pluriennale predisponendo anche un blog in

internet per consentire a tutta la popolazione di partecipare con proposte alla creazione delle nuove misure per incentivare l’occupazione. Il piano pluriennale per il lavoro, ap provato nel mese di giugno 2013 dalla Giunta provinciale, consiste in 44 misure (suddivise in 9 macro-obiettivi) che fissano le strategie programmatiche sull’occupazione per i prossimi 7 anni nella Provincia Autonoma di Bolzano (2014-2020), con l’obiettivo finale di un tasso di occupazione del 80%.Fanno parte delle misure prioritarie:

1. Incentivi all’assunzione di lavoratrici e lavoratori anziani (disoccupati di lunga durata)

2. Patto generazionale nel pubblico impiego 

3. Rilancio del settore edile

4. Agevolazione IRAP per le imprese che creano occupazione stabile

Vai a leggere tutto il documento 

 

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17 settembre 2013 2 17 /09 /settembre /2013 12:49

Tappa fondamentale nel percorso della candidatura dell'Alto Adige con Venezia e il Nordest a Capitale europea della cultura 2019: giovedì 19 settembre a Roma il dossier di candidatura sarà consegnato ufficialmente al Ministero per i beni e le attività culturali e presentato in conferenza stampa nella sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia.

L'Alto Adige si candida con Venezia capofila e il Nordest a Capitale europea della cultura 2019 con un progetto innovativo sostenuto da sei enti fondatori: il Comune e la Provincia di Venezia, la Regione Veneto, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, le Province autonome di Bolzano e Trento. Giovedì 19 a Roma l'iter prevede un passaggio cruciale, quello della consegna del Dossier di candidatura al Ministero per i beni e le attività culturali.

Il dossier di candidatura - che illustra il piano di sviluppo territoriale della grande area interessata - sarà presentato ufficialmente dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, dal presidente del Comitato promotore Innocenzo Cipolletta e dai rappresentanti degli enti fondatori, tra cui l'Assessore alla cultura italiana e vicepresidente della Provincia di Bolzano.

(da http://www.provincia.bz.it/usp/285.asp?art=436395)

 

 

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26 giugno 2013 3 26 /06 /giugno /2013 21:18

Smart City Exhibition organizza la prima edizione del Concorso “Nuovi strumenti per una città migliore” pensato per premiare micro, piccole e medie imprese che abbiano realizzato prodotti per rendere smart le nostre città e migliorare la vita quotidiana dei cittadini.

Smart City Exhibition è la mostra italiana di riferimento sul tema dell’innovazione nelle città e nelle comunità intelligenti. Le seconda edizione si svolgerà nella Fiera di Bologna dal 16 al 18 ottobre 2013 con il patrocinio del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, del Ministro dello Sviluppo Economico, del Ministro dell’Ambiente, del Ministro per la Coesione Territoriale, dal Ministro per gli Affari Europei, della Commissione Europea, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Bologna, della Provincia di Bologna e dall’ANCI.

Le imprese potranno candidare per il Concorso prodotti da esse realizzati per uno dei seguenti ambiti:

  1. Nuove forme di partecipazione cittadina alla gestione di parti e servizi della città.
  2. Rifiuti
  3. Mobilità e Trasporto pubblico
  4. Sicurezza
  5. Energia
  6. Welfare e salute
  7. Edilizia a consumo energetico quasi zero e domotica
  8. Istruzione
  9. Turismo e valorizzazione dei beni archeologici, architettonici, artistici, paesaggistici
  1. SCARICA IL BANDO (tutti i dettagli su www.smartcityexibition.it)
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15 novembre 2012 4 15 /11 /novembre /2012 12:25

Si è svolto oggi un interessante convegno di oggi nell’Auditorium dell’EURAC con il titolo “Skills for Jobs -Schools at Work. Scuola, economia e lavoro insieme oltre la crisi”. Lo scopo è stato quello di potenziare il legame fra istituzioni scolastiche ed enti dell'extrascuola, creando sinergie che offrano agli studenti la possibilità di fare esperienze significative in termini sia di arricchimento delle competenze, sia di condivisione dei propri obiettivi con il mondo dell'extrascuola. Inoltre sono state contattate numerose associazioni e istituzioni presenti sul territorio, proponendo un protocollo d'intesa che impegna tutti i partner coinvolti a collaborare alla promozione di iniziative condivise nelle istituzioni scolastiche, e che verrà sottoscritto in occasione del convegno stesso.
Penso che come al solito l’Alto Adige sia all’avanguardia in queste cose, è veramente un passo importante pensare che il mondo imprenditoriale sia interessato a migliorare il rapporto con il mondo della scuola.
L’intervento del prof. Cipolletta (Presidente dell’ università di Trento) è stato molto interessante, è la prima volta che sento qualcuno del mondo economico dire che “il futuro è sempre stato incerto” . Il pessimismo ormai diffuso nella nostra società ci fa sempre pensar che stiamo peggio dei nostri antenati, ma qualcuno di noi può immaginare cosa è voluto dire per i nostri genitori crescere con il terrore di una terza guerra mondiale?
Cipolletta ha inoltre posto l’attenzione sul fatto che una volta se non c’era lavoro in Alto Adige non c’erano speranze altrove nel senso che fino a 50 anni fa era impensabile andare a studiare o lavorare all’ estero sia per la mancanza di informazioni sui paesi stranieri sia per le difficoltà di comunicare e di trasporto.
Oggi un ragazzo di 18 anni con 20 € può salire su un volo Ryanair e andare in tutta Europa rimanendo in costante contatto via skype gratis con amici e parenti dal paese ove si trova. Certo i ragazzi presenti non hanno preso molto bene l’incitazione di Cipolletta ad andare a studiare fuori Bolzano!!
Ho sentito qualche commento del tipo: “li da lui i soldi ai miei genitori per mantenermi all’ Università fuori città???”. Questo ci fa pensare che sono ancora troppo poche le possibilità di coniugare lavoro e Università per chi non può essere mantenuto dai genitori ma ha “sete di sapere”. Mi è dispiaciuto che non ci fossero rappresentanti dell’Università di Bolzano, è forse perché l’ 80% dei ragazzi altoatesini entra nel mondo del lavoro come diplomato?
Il rappresentante delle aziende (un’azienda di Bressanone) ci ha fatto riflettere sul fatto che le aziende locali hanno bisogno di ingegneri ma fanno fatica a trovarli e che per alcuni ragazzi è un problema spostarsi da Brunico a Bressanone!! L’ imprenditore puntualizza come sia importante per i ragazzi guardarsi intorno (anche per le famiglie) per capire le esigenze della realtà locale. A questo punto mi chiedo, visto che la maggior parte dei ragazzi altoatesini sceglie materie letterarie e non scientifiche per l’ Università se sia colpa dei ragazzi, della scuola secondaria che non li indirizza o dei genitori?
I relatori pongono l’attenzione su come sia importante preparare i nostri figli ad un futuro multietnico (in 5 anni la Cina avrà tre volte il numero dei ricercatori dell’America e i bambini cinesi hanno un programma alle scuole elementari di matematica che i nostri ragazzi fanno alle superiori!!!) e al fatto che la supremazia sia culturale che economica dell’Europa sia in declino.
Un relatore poneva l’accento sul fatto che le scuole dovrebbero essere più tecnologiche e proiettare in video streaming eventi importanti del mondo economico altoatesino e poi i ragazzi dovrebbero discutere tra di loro e magari poi portare le loro idee. Ma potrebbe bastare secondo me anche che i politici, i responsabili delle intendenze scolastiche e i dipendenti delle Intendenze si mettessero su facebook  a colloquiare con i ragazzi!!
Mi è dispiaciuto che non ci sia stato tempo per far parlare il pubblico presente in sala e spero soprattutto che questi convegni si trasformino in workshop ove discutere di proposte concrete per il futuro dei nostri figli.

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27 luglio 2012 5 27 /07 /luglio /2012 19:05

Al Summit delle Nazioni Unite Social Innovation terrà alla fine di maggio a New York City, un panelist plenaria, ha dichiarato che le imprese sociali e l'innovazione sociale sono "davvero la stessa cosa." Questa conclusione non è stata messa in discussione e che sembrava essere un punto di vista della conferenza I leader e gli altoparlanti erano ansiosi di adottare.

Il vertice è stato ricco di contenuti e caratterizzato molti dei migliori organizzazioni non profit noti, ma l'assenza di un Q & A di discussione impedito dal fatto che congiungere questi termini ha un senso. Per molti imprenditori sociali, me compreso, è un argomento vale la pena esaminare in modo più approfondito.

Come la maggior parte delle organizzazioni non profit e imprese sociali cercano modi per innovare. E gli imprenditori, sia di iniziare una for-profit venture o uno senza scopo di lucro, tendono ad essere particolarmente l'innovazione-centric. Cosa c'è di più, molti imprenditori sociali stanno ora utilizzando un modello di business ibrido che combina reddito, prestiti e donazioni. 

Skoll World Forum on Social EntrepreneurshipIl più grande raduno di imprenditori sociali è il Skoll World Forum sull'imprenditoria sociale che si tiene ogni primavera a Oxford. Alla manifestazione 2012, uno dei tweets più popolari è stata questa: "Per essere un imprenditore sociale, devi essere frainteso per almeno 10 anni".

"Davvero la stessa cosa" e la dichiarazione di cui sopra non jive. Nelle parole di un investitore impatto parlare di nuovo conio MBA presso la recente conferenza Enterprise Business School di Harvard sociale:

"Davvero non vorrebbe uscire per le birre con gli imprenditori più sociali. Sono testardo, ostinato, ossessivo e la gente fondamentalmente difficili ".

Per favorire la distinzione, quando i quasi 400 partecipanti del Summit delle Nazioni Unite sono state censite, solo cinque controllato la categoria di imprenditore sociale, mentre oltre 100 dichiararono che erano i leader no-profit "che fanno innovazione sociale".

4 Differenze tra imprenditori sociali e innovatori sociali

Qui ci sono quattro ragioni per cui gli imprenditori sociali sono significativamente diverso da quello innovatori sociali senza scopo di lucro:

1. Two Worlds

La maggior parte delle fondazioni e associazioni non profit molti è entrato in esistenza attraverso un donatore significativo o donazione. Le persone che pastore gli esiti di tali donatori deve essere attento e premuroso. Molto semplicemente, i donatori guidare gran parte della attività del mondo del nonprofit.

La maggior parte degli imprenditori sociali iniziare con la loro ossessione molto personale per migliorare la vita risolvendo una sfida o di disuguaglianza, preferisce trascorrere il minor tempo possibile la raccolta di fondi, e spesso portare innovazioni al tavolo che decenni di lavoro senza fini di lucro, non hanno scoperto.

Le imprese sociali in genere inizia con un piccolo prestito, come i $ 46 che ha finanziato il professor Yunus e l'invenzione della microfinanza. Come Yunus sottolinea in ogni discorso dà, "Quando ho visto un problema, ho iniziato un business per risolverlo."

2. Il contro la posizione

Mohammad YunusIn branding, rivendicando la posizione contro la dominante significa utilizzare un concorrente spendere e Mindshare a ritagliarsi un anti-spazio-the Un-cola, per esempio.

Gli imprenditori sociali sono quintessenza contro posizionatori. Al New York Forum sull'Africa tenutasi in Gabon, il professor Yunus ha affermato chiaramente: "Ho guardato come le banche tradizionali, fare affari e abbiamo fatto l'esatto contrario."

In termini molto pratici, questi ostinati, imprenditori opinionated mostrano spesso dopo i modelli di aiuto e di sviluppo hanno fallito o almeno non è riuscito a diventare sostenibile. Il loro arrivo sulla scena non è tanto un momento Kumbaya più una "innovazione dirompente" uno.

3. Competenze di base 

No-profit di successo sono sia grande raccolta di fondi o grande a misurare l'impatto. Le superstar sono bravi a entrambi. Queste capacità critiche assemblare miliardi di dollari per compiere opere buone e rappresentano una fonte importante di innovazione per il mondo.

Gli imprenditori sociali raccogliere fondi anche, ma lo odiano. Raramente fanno emergere le innovazioni nella raccolta di fondi. Un obiettivo primario per la maggior parte degli imprenditori sociali è quello di dimostrare che la capacity building appropriate consente il loro modello di innovazione per risolvere i problemi con profitto e ridurre la dipendenza raccolta fondi del tutto.

4. L'acquisto di Impact / Successo di misura

Jason Saulo di Measurement Mission finanziatori esorta a smettere di pensare di dare a enti di beneficenza e di passare a comprare impatto. Come prezioso come questo cambiamento al telaio donatore sarebbe, le ripercussioni si tradurrebbe anche in una significativa riduzione nella popolazione totale carità.

I fondi dovrebbero fluire verso le organizzazioni che fanno e comunicare i progressi misurabili in realtà risolvere le sfide fondamentali. Ma l'impatto di acquisto rafforza la tendenza prevalente nel mondo non profit a spendere dollari significativi sulla misurazione. Finanziamento quelli aggiunti "gli investimenti di misura" rende le soluzioni più costose e meno sostenibili.

Il successo gli imprenditori sociali di creare modelli di business in cui la misurazione è parte integrante del normale corso di risolvere una sfida. Questo l'innovazione in realtà può fare la differenza tra un proficuo e un non-modello profittevole. Servizi Healthpoint nel Punjab è la prima di accoppiare l'erogazione di acqua potabile e assistenza sanitaria. Questa innovazione dirompente tocca abitanti del villaggio ogni giorno: quando raccolgono l'acqua sono anche esposti a una clinica sanitaria di qualità urbana che offre servizi ad un costo molto più basso.

 

Così che cosa misura di gestione Healthpoint?

Eccone uno: A quale prezzo di sottoscrizione mensile l'acqua non la metà degli abitanti del villaggio diventano clienti in 90 giorni? Per Healthpoint, la misurazione non è una spesa a parte, si tratta di una attività di core business.

Gli imprenditori sociali Utilizzare strategie uniche

La combinazione di questi quattro telai differenti dimostrano che gli imprenditori sociali si utilizza un set unico di interruzione delle attività, strategie e modelli di business che non sono solo incrementali "innovazione sociale".

Gli imprenditori sociali spesso lavorare su grandi problemi che richiedono lo sviluppo di capacità per raggiungere la scala a cui i profitti diventano possibili. L'ultima opportunità di acquisto impatto strategico è infatti quello di collaborare con gli imprenditori sociali uniche i cui modelli sono globalmente scalabile e in grado di risolvere le sfide globali in modo sostenibile.

TRATTO DA WWW.CSRWIRE.COM


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23 aprile 2012 1 23 /04 /aprile /2012 15:41

È stato aperto ufficialmente il 15 marzo 2012 il tavolo delle trattative per la predisposizione e l'inserimento delle clausole sociali negli appalti pubblici. Sono presenti, oltre all'assessore provinciale competente Roberto Bizzo, Paolo Tanesini  per Federsolidarietà,  Alberto Emer presidente di cooperativa sociale, l'assessore comunale Mauro Randi, la direttrice dell`Ufficio Sviluppo Cooperazione D.ssa Manuela Paulmichl e il vicedirettore Fabrizio Ferrari, Legacoopbund, AGCI, Raiffeisenverband e la Federazione della Associazioni sociali.

La legge provinciale 21 dicembre 2011 n. 15 (rif. a Legge finanziaria 2012) stabilisce al primo comma dell' articolo 36-ter (Incarichi a cooperative sociali) che la Provincia destini alle cooperative sociali una quota pari ad almeno il 2 per cento del valore delle forniture annuali e di servizio entro il 2014 – ai sensi dell'articolo 5 legge 8 novembre 1991.

 Al quarto comma di detto articolo si precisa inoltre che la Giunta provinciale determini i criteri di valutazione e le modalità attuative delle clausole sociali; da questo si comprende l´importanza del tavolo di trattativa composto dalle parti sociali interessate all´argomento. Questo articolo, (nella cui formulazione Federsolidarietà ha avuto un ruolo determinante) fa sì che l’ Alto Adige sia la prima regione italiana in cui le quote riservate alle clausole sociali siano determinate per legge e non da un accordo politico. Sono quindi molto innovative le proposte che Federsolidarietà ha fatto al tavolo delle trattative, il quale, una volta chiuso (entro due mesi se vengono rispettati gli impegni presi) darà origine al decreto attuativo che renderà la legge operativa.

 

Di particolare impatto e rilevanza è la proposta di eliminare il deposito della fideiussione per i due anni successivi al termine del servizio appaltato in presenza di richiesta di dichiarazione unica di responsabilità contributiva/DURC (ovvero la richiesta da parte dell'ente appaltante di una doppia garanzia che limita fino addirittura ad inibire la possibilità dell'impresa di chiedere nuove fideiussioni e dunque di partecipare a nuovi appalti). 

Fra le altre proposte di Federsolidarietà ci sono quelle di abbattere la percentuale  dello 0.5% previsto dal DPR 207/210 art. 4 negli appalti telematici e di riconoscere un premio agli enti appaltanti che pongono il vincolo di assunzione di fasce deboli pari alla quota prevista sempre dal DPR 207/2010.

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23 aprile 2012 1 23 /04 /aprile /2012 15:18

casabimbo copyUtili alle famiglie e funzionali alla gestione delle imprese, ma sono soprattutto oasi di accoglienza e di crescita per i piccoli ospiti: parliamo dei nidi aziendali, sorti anche a Bolzano per dare un aiuto concreto ai genitori che lavorano e che necessitano di affidare i loro figli, per il tempo in cui sono al lavoro, ad operatori qualificati in luoghi non lontani dal loro posto di lavoro. 

Come conciliare, in un momento  di difficoltà economica, ove molte strutture non riescono a sopravvivere, l`accresciuto bisogno dei genitori lavoratori di un servizio flessibile e di qualità?

Nasce cosi` l'iniziativa  di Federsolidarietà di un workshop di approfondimento sul tema che si terrà il prossimo 19 maggio a Bolzano, in occasione della manifestazione fieristica Bimbinfiera,

Uno degli obiettivi principali è quello di capire quali siano le buone pratiche provenienti dal territorio nazionale e valutare ipotesi di azioni locali di sviluppo, di sostenibilità e di innovazione di queste strutture.

Il workshop si terrà sabato 19 maggio dalle ore 14.00 alle ore 16.00 presso la Fiera di Bolzano. 

Interverranno Roberto Bizzo, assessore provinciale al Lavoro, Cooperative, Innovazione, Pari opportunità, Bilancio e Finanze; Mauro Randi, assessore comunale alle Politiche sociali quali rappresentanti delle istituzioni locali, Claudia Fiaschi, presidente del Gruppo Cooperativo CGM,  Cristina Ghedina, funzionario provinciale allo Sviluppo della cooperazione e Alessandro Bertazzoni (DayWelfare); interverranno inoltre rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle famiglie e delle cooperative.  Il workshop avrà la durata di circa due ore e trenta di cui  un ora e mezza dedicata agli interventi e un'ora per la tavola rotonda. Il moderatore sarà  Paolo Tanesini, presidente di Federsolidarietà Alto Adige e le conclusioni saranno affidate all' assessore Roberto Bizzo.

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