Overblog
Segui questo blog Administration + Create my blog
29 settembre 2013 7 29 /09 /settembre /2013 19:01

Come ad inizio crisi nel 2009, così anche nel primo semestre 2013 in Alto Adige non è stata registrata praticamente più alcuna crescita dell’occupazione. Ciò conferma la tendenza di una crescita pari a zero, che si osserva a partire dalla fine del 2011. La situazione è dovuta principalmente al perdurare della crisi nel settore delle costruzioni e la rinnovata crisi del manifatturiero, cui si somma un arresto nella crescita dell’occupazione nel settore pubblico e di alcuni settori dei servizi. Questo contesto globale insoddisfacente si riflette sul mercato del lavoro nel tasso di disoccupazione (attualmente 4,5%, mentre ancora un anno prima era del 3,7%).

Patto per il lavoro - Piano pluriennale per il lavoro

L’Assessorato ha anticipato di un anno il relativo piano pluriennale predisponendo anche un blog in

internet per consentire a tutta la popolazione di partecipare con proposte alla creazione delle nuove misure per incentivare l’occupazione. Il piano pluriennale per il lavoro, ap provato nel mese di giugno 2013 dalla Giunta provinciale, consiste in 44 misure (suddivise in 9 macro-obiettivi) che fissano le strategie programmatiche sull’occupazione per i prossimi 7 anni nella Provincia Autonoma di Bolzano (2014-2020), con l’obiettivo finale di un tasso di occupazione del 80%.Fanno parte delle misure prioritarie:

1. Incentivi all’assunzione di lavoratrici e lavoratori anziani (disoccupati di lunga durata)

2. Patto generazionale nel pubblico impiego 

3. Rilancio del settore edile

4. Agevolazione IRAP per le imprese che creano occupazione stabile

Vai a leggere tutto il documento 

 

Condividi post
Repost0
15 novembre 2012 4 15 /11 /novembre /2012 12:25

Si è svolto oggi un interessante convegno di oggi nell’Auditorium dell’EURAC con il titolo “Skills for Jobs -Schools at Work. Scuola, economia e lavoro insieme oltre la crisi”. Lo scopo è stato quello di potenziare il legame fra istituzioni scolastiche ed enti dell'extrascuola, creando sinergie che offrano agli studenti la possibilità di fare esperienze significative in termini sia di arricchimento delle competenze, sia di condivisione dei propri obiettivi con il mondo dell'extrascuola. Inoltre sono state contattate numerose associazioni e istituzioni presenti sul territorio, proponendo un protocollo d'intesa che impegna tutti i partner coinvolti a collaborare alla promozione di iniziative condivise nelle istituzioni scolastiche, e che verrà sottoscritto in occasione del convegno stesso.
Penso che come al solito l’Alto Adige sia all’avanguardia in queste cose, è veramente un passo importante pensare che il mondo imprenditoriale sia interessato a migliorare il rapporto con il mondo della scuola.
L’intervento del prof. Cipolletta (Presidente dell’ università di Trento) è stato molto interessante, è la prima volta che sento qualcuno del mondo economico dire che “il futuro è sempre stato incerto” . Il pessimismo ormai diffuso nella nostra società ci fa sempre pensar che stiamo peggio dei nostri antenati, ma qualcuno di noi può immaginare cosa è voluto dire per i nostri genitori crescere con il terrore di una terza guerra mondiale?
Cipolletta ha inoltre posto l’attenzione sul fatto che una volta se non c’era lavoro in Alto Adige non c’erano speranze altrove nel senso che fino a 50 anni fa era impensabile andare a studiare o lavorare all’ estero sia per la mancanza di informazioni sui paesi stranieri sia per le difficoltà di comunicare e di trasporto.
Oggi un ragazzo di 18 anni con 20 € può salire su un volo Ryanair e andare in tutta Europa rimanendo in costante contatto via skype gratis con amici e parenti dal paese ove si trova. Certo i ragazzi presenti non hanno preso molto bene l’incitazione di Cipolletta ad andare a studiare fuori Bolzano!!
Ho sentito qualche commento del tipo: “li da lui i soldi ai miei genitori per mantenermi all’ Università fuori città???”. Questo ci fa pensare che sono ancora troppo poche le possibilità di coniugare lavoro e Università per chi non può essere mantenuto dai genitori ma ha “sete di sapere”. Mi è dispiaciuto che non ci fossero rappresentanti dell’Università di Bolzano, è forse perché l’ 80% dei ragazzi altoatesini entra nel mondo del lavoro come diplomato?
Il rappresentante delle aziende (un’azienda di Bressanone) ci ha fatto riflettere sul fatto che le aziende locali hanno bisogno di ingegneri ma fanno fatica a trovarli e che per alcuni ragazzi è un problema spostarsi da Brunico a Bressanone!! L’ imprenditore puntualizza come sia importante per i ragazzi guardarsi intorno (anche per le famiglie) per capire le esigenze della realtà locale. A questo punto mi chiedo, visto che la maggior parte dei ragazzi altoatesini sceglie materie letterarie e non scientifiche per l’ Università se sia colpa dei ragazzi, della scuola secondaria che non li indirizza o dei genitori?
I relatori pongono l’attenzione su come sia importante preparare i nostri figli ad un futuro multietnico (in 5 anni la Cina avrà tre volte il numero dei ricercatori dell’America e i bambini cinesi hanno un programma alle scuole elementari di matematica che i nostri ragazzi fanno alle superiori!!!) e al fatto che la supremazia sia culturale che economica dell’Europa sia in declino.
Un relatore poneva l’accento sul fatto che le scuole dovrebbero essere più tecnologiche e proiettare in video streaming eventi importanti del mondo economico altoatesino e poi i ragazzi dovrebbero discutere tra di loro e magari poi portare le loro idee. Ma potrebbe bastare secondo me anche che i politici, i responsabili delle intendenze scolastiche e i dipendenti delle Intendenze si mettessero su facebook  a colloquiare con i ragazzi!!
Mi è dispiaciuto che non ci sia stato tempo per far parlare il pubblico presente in sala e spero soprattutto che questi convegni si trasformino in workshop ove discutere di proposte concrete per il futuro dei nostri figli.

Condividi post
Repost0